Giornata internazionale della memoria delle persone che usano sostanze

IRD 2016Quando un soldato, figlio o figlia, parente, amico o amica che sia, perde la vita in combattimento, quella persona diventa figlio, parente o amico di tutte quelle che condividono la causa per cui si è battuto.

Negli ultimi cinquant’anni – da Nixon in poi è certo – il mondo intero è stato immerso in una guerra che non ha apertamente scelto, ma soprattutto, i cui intenti e – peggio – i cui esiti, sistematicamente sono stati taciuti e mascherati: la guerra alla droga.

Ogni 21 luglio, nel mondo si ricordano le persone che hanno perso la vita in questo conflitto, una guerra assurda, dannosa e letale come lo sono tutte. Odiosa perché piena di falsità e inutili moralismi. Tra le peggiori – ammesso si possa farne una selezione – perché gli obiettivi dichiarati non saranno mai raggiunti: l’ennesima atroce farsa.

Il 21 luglio è una ricorrenza che quest’anno ha raggiunto la maturità: è stata celebrata la prima volta in Germania 18 anni fa e da allora è cresciuta, toccando la maggioranza dei paesi europei e del mondo intero.

Celebrare questa giornata, ricordare chi non c’è più, diffonderne il significato è una presa di coscienza e un atto di denuncia verso coloro che, potenti e meschini, antepongono i propri interessi ai Diritti Umani.

Oggi si ricordano parenti e amici di tutti noi, di chi crede che i Diritti dell’Uomo debbano diventare il fondamento di una civiltà degna del proprio nome.

Oggi ricordiamo dei combattenti che con i propri corpi, non solo con le proprie idee, forse inconsapevoli, hanno lottato per un’ideale di Libertà.


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